Non sono ricca ma mi piace il bello…anzi il perfetto- PARTE II

E dopo New York….

Thanks Karen, thanks Red, thanks Codjzo….. però adesso fatevi tradurre il post perché swiccio (orribile!) all’italiano.

“Antigua per sempre” non è solo una scritta sulle tazze per turisti ma una filosofia di vita con due occhi (azzurri) un naso e una bocca che hanno incontrato altri due occhi (neri) un naso e una bocca e insieme hanno deciso di vivere su una barca a vela, massimo due… così mentre ne sto lucidando una magari l’aperitivo lo bevo sull’altra!

E’ bello sapere che non sto scherzando…

Tutto comincia su una spiaggia bianca davanti a un tramonto che farebbe innamorare anche i gechi… si avvicina un caraibico scolpito che non puoi rifiutarti di ascoltare e ci propone una gita in barca privata (massimo 6 persone) lungo la costa di Antigua. Mostra il tesserino, ci tranquillizza sull’affidabilità, referenze, volantino, hotel conferma il programma, la barca…. io ero convinta dopo i primi 10 secondi ma meglio controllare…Negoziamo il prezzo (attenti, Antigua è molto cara, soprattutto per le gite) e, giorno dopo…barca a vela.

Red è il comandante, cuoco, skipper, caraibico, fisico meno scolpito e soprattutto compagno di Karen, bionda, occhi azzurri, un viso sereno ottenibile in Italia dopo un’abbondante dose di hashish e qualche litro di birra, shorts e t-shirt con foularino al collo stile Audrey Hepburn, un incrocio tra Bridget Jones e Samantha Cristoforetti.

Lei ha deciso (Dio solo sa come…) di lasciare baracca e burattini sulla terra e di vedere il sole e la luna ogni giorno accanto al suo Red dondolando sulle cristalline acque caraibiche con il vento caldo tra i capelli. E di baracche la nostra Karen ne aveva anche tante….

Lui ha cucinato per tutti e lei: “lo fa per me tutti i giorni, mi coccola e mi fa sentire una regina”. Dio c’è! E lui sorride, orgoglioso di far felice la sua donna… Un uomo, una donna, una barca, tanto amore. Dio si è trasferito pure lui ad Antigua.

“La vita è una” mi ha detto “ho vissuto come ho voluto e adesso voglio questo: t-shirt, pantaloncini e una barca a vela. Anzi ne abbiamo una ciascuno. (Poi mi ha confidato che comunque si era portata una borsa….allora è umana!)

Immagino la scena. Lui la vede, le parla, la invita a cena, si piacciono, la va a trovare e mentre stanno gustando un’aragosta allo Sketch di Londra o sorseggiando un Darroze, Domain de Bertruc 1985 al The Ivy a Covent Garden, lui la guarda con quegli occhi neri e le chiede: ”verresti a vivere in un posto di qualche metro quadrato in cui devi cucinare da fermo e andare in bagno in piedi ma con tanto amore e tanto sole?” “Si non vedevo l’ora”.

Gli occhi di Karen hanno rubato una porzione di cielo e Red la guarda come la madonna di Fatima. Il tutto in un angolo di paradiso baciato dal sole nel silenzio delle onde color borotalco su un nido d’amore protetto e curato dalle loro promesse eterne che contagiano i nostri pensieri, aprono i nostri orizzonti e ci fanno respirare un sentimento vero, lontano dagli occhi di un mondo che forse li ha delusi o li ha traditi o forse sta solo mostrando loro la strada per essere felici.

Antigua è magica. Spiaggia Jolly Beach, chiedete di Red, lui è il migliore e la gita…. il mio momento perfetto

Grazie Karen, grazie Red, Thank you very much….

E Codjzo? (Non sono così sicura di aver appuntato bene il nome) E’ l’anti Karen. La nostra tassista a New York. Mitica. Altro che il mio metodo. Altro che ingegnere bionda. Altro che uomini! Quella “ce magna tutti”!

Brooklin non è Times Square e i taxi in certe vie fai fatica a fermarli con la mano, perché non passano e se passano sono già occupati. Abbiamo aspettato mezz’ora poi, per paura che perdessimo l’areo, l’hotel ci ha chiamato un’amica. “”She is perfect” ci ha detto il concierge.

Traffico assurdo. Tutto bloccato per JFK per un incidente. Con una freddezza zen e una serenità da Dalai Lama anziano ha estratto 3, dico 3 navigatori che davano ognuno 2 percorsi alternativi. 3X2=6. Leggeva 6 percorsi contemporaneamente e sceglieva il migliore in modo alternato mentre gli altri calcolavano ulteriori percorsi alternativi. La probabilità di trovare il percorso ideale cresceva esponenzialmente ad ogni scelta che compiva decifrando quelle linee curve che a me facevano venire la nausea solo a guardarle.

“Se la strada è libera potrebbe accelerare un po’?” chiedeva una vocina dal sedile posteriore. A gesti e con parole dal suono più napoletano che americano, ci ha spiegato che aveva un congegno incorporato che regolava la velocità in base al limite sempre diverso di ogni strada di New York! Comunque dalla media stimata dai 3 navigatori che calcolavano 6 percorsi alternativi al minuto, saremo arrivati per tempo in aeroporto.

Che dire? Codjzo, non leggerai mai questo post ma grazie di esistere. Laurea honoris causa in ingegneria del tempo e dello spazio. Grazie per il tuo sorriso tranquillizzante di chi sa di essere speciale. Grazie perché a te i piani B ti fanno un baffo. Grazie per il tuo servizio perfetto reso solo perché tu sei così. Senza sforzo. Hai un obiettivo e lo raggiungi.  I tuoi occhi felici di essere arrivati in tempo sono stati il percorso luminoso della mia pista di decollo. E’ vero quello che diceva il concierge :”You are perfect”.

Thank you Codjzo… very very much…

4 thoughts on “Non sono ricca ma mi piace il bello…anzi il perfetto- PARTE II

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