Và dove ti porta Alice…

Il sole del Salento sulla pelle regala un’emozione che dura e lascia scorrere i pensieri nel dolce fluire del vento che a Otranto sa accarezzarti con la sua antica ed eterna dolcezza.

E’ un lunedì pomeriggio di fine agosto, io so di essere esattamente dove voglio e ho deciso che non mi chiederò quanto durerà….

Lo scopro appena leggo un Telegram (perché la mia amata figlia non usa whatsapp)… “Mimiiii ce la fai a essere a Copenaghen giovedì sera/venerdì mattina per il weekend?

Ma…. Di quale mese? Perché? Cos’è successo? Oddio si sposa… ma è fine agosto e non ci sono aerei dalla Puglia, il treno impiega 3 giorni, non ho la macchina, c’è il sole…Otranto…. Ma cosa è successo? La chiamo. Non risponde (vabbè è ovvio…). Mi chiama. “Mimi sto bene, è una sorpresa, so che troverai il modo…. Metti un vestito carino in valigia. Non mi sposo e non sono incinta. Ti voglio bene. Ci vediamo giovedì. Ti vengo a prendere”.

Quindi…. Da Brindisi niente aerei, treni, autostop non direi… devo partire da un’altra città…Milano! Milano Copenaghen giovedì….siiii! Ma come arrivo a Milano per mercoledì? fine agosto tutto esaurito ma…. la mia unica salvatrice, la mia eterna Amica, la mia quasi sorella…Paola mi aveva detto che partiva domani in macchina per Milano…. Paolaaaaaaaa!!!! “Si, parto in macchina da sola ma mi fermo a Pescara a dormire, arrivo a Milano mercoledì sera” Siiiiiii…..

Trolley, un vestito carino, zaino con friselle, taralli, caffè Quarta, pasta Cavalieri… mio padre ormai non si meraviglia più di niente e mi considera senza speranza…. appuntamenti estivi rimandati…ciao a tutti vado a Copenaghen, non so perché, non si sposa, non è incinta, è una sorpresa, ho un vestito carino… sono felice 🙂 …

Quindi, riassumendo, lunedì la magica Otranto, martedì Corigliano d’Otranto-Pescara, mercoledì Pescara-Milano, giovedì Milano-Copenaghen….

Il sole di Otranto è un pallido bagliore davanti ai fari azzurri che mi vengono incontro in aeroporto e al suo sorriso che confonde la notte… nel perdermi in quell’abbraccio caldo e profumato sentiamo un solo cuore mentre mi sussurra emozionata “sapevo che avresti trovato il modo….domani vedrai la sorpresa…

La sua camera ricorda un quadro di Van Gogh… prospettiva inusuale, ordine sorprendente di accostamenti artistici, schizzi trasgressivi alla ricerca della felicità, come i girasoli alla ricerca del sole… Il mio Sole è accanto a me e io mi addormento ringraziando la Vita, la compagnia aerea, la mia amica Paola e il respiro che aggiunge calma ad una inebriante e incontrollata felicità.

Mimi è ora… véstiti” I suoi coinquilini “ma non le hai detto niente ancora?” Oddio cosa deve dirmi? No, non è decisamente incinta… Vestito carino, trucco leggero, sandali dorati, occhi lucidi… Lei, una Venere di Botticelli, in verde, perfettamente integrata con la magia della natura.

Mimi sei bellissima… andiamo”.

Dove non importa… io sono già arrivata e sono ferma davanti a quegli occhi pieni di orgoglio, consapevoli di generare una gioia infinita che solo noi due, insieme, sappiamo provare.

Dove non importa…. Io sono già dove voglio essere…

Dove non importa… io sono qui…dove potrei essere più felice?

Mi prende per mano e arriviamo in un posto in cui il sole di Copenaghen ha deciso di essere più caldo, l’aria ha il sapore del rosmarino e i suoi occhi sono diventati verdi… “Non hai ancora capito dove siamo?

In Paradiso, stavo per rispondere ma mi blocco davanti a un cartello quasi anonimo, direi invisibile… ed è proprio in quella essenziale linearità delle forme, la perfezione… 2 sillabe… NOMA…

3 stelle Michelin, eletto miglior ristorante del mondo, fa parte del Hall of Fame… mesi di lista di attesa per un’esperienza sensoriale unica al mondo…

Ti offro il pranzo Mimi, in un posto degno di te… sono riuscita a prenotare grazie a un mio amico e alla disdetta di una coppia…lavoro da sei mesi e mi posso permettere di offrirti il pranzo nel miglior ristorante del mondo…piaciuta la sorpresa?” Mesi di mindfullness per controllare il respiro…ma dov’è il respiro? Non è più scontato respirare davanti a quei fari azzurri orgogliosi e commossi, a quell’altero incedere regale che mi precede nel viale profumato di erbe… il mio mondo è “qui e ora”… i pensieri hanno la forma del suo viso radioso mentre tutto, intorno a noi, racconta la storia di un momento perfetto…

“Sono tutte coppie… lui offre un pranzo speciale a lei…” osservo sorseggiando una birra inglese (aperitivo interessante). “Mimi rassegnati, oggi sono io il tuo uomo 🙂” …a quelle parole non sono l’unica del piccolo gruppo di privilegiati a farsi andare la birra di traverso…

Girasoli ad altezza umana ci indicano l’ingresso, un tavolo di ingredienti naturali che presto diventeranno arte, un arredamento che sa di casa, il profumo arriva al cuore e la mente sa controllare ogni singolo respiro, inebriata da ogni singola particella di magia.

“Da bere, succhi o vino?” chiede il cameriere al mio “uomo”. “Un vino per ogni portata…” risponde in perfetto inglese da esperta sommelier. “Mimi le bevande sono a parte ma….ruttu pe’ ruttu scasciamulu tuttu” aggiunge in perfetto salentino milanese (per gli italiani normali vuol dire “giacchè ci siamo completiamo il tutto al meglio senza pensare al conto finale”).

Flower tart, summer salad, grilled padron pepper, cucumber skin dolma, radish pie, scoby steak and smoked pumpkin, marigold tempura, lion’s mane mushroom roasted with wild roses…. 15 portate, 15 oggetti d’arte serviti su sculture naturali… ma cosa si mangia? Domando mentre guardo una pietra levigata che fa da vassoio ad un girasole che nasconde nella corolla una delizia di verdure combinate ad arte da un poeta della natura commestibile. Per ogni portata il rito della sua storia, la combinazione degli ingredienti e il vino che ne esalta i sapori… ascolto estasiata mentre guardo la luce orgogliosa negli occhi di colei che ha reso possibile questo incantesimo di emozioni… dò questa forma alla perfezione di un momento e ne rivivo i dettagli, tracce indelebili nella mente e nel cuore…

Nei giorni successivi fluttuavo nell’aria sorretta da un’energia vitale, con un sorriso ebete sul viso che riempiva di gioia ogni momento del mio vivere… anche quando, obiettivamente, non c’era proprio niente da ridere…

Gli eventi successivi fino al mio ritorno in Puglia hanno messo a dura prova il mio stato di beatidudine…

A Copenaghen ho preso la metro nella direzione opposta all’aeroporto (vabbè, per chi mi conosce questo è normale…) rischiando di perdere l’aereo per Milano… ai controlli di sicurezza mi hanno sequestrato la crema idratante perché doveva entrare tutto in uno e uno solo microscopico sacchettino trasparente (ma perché???… era sotto 100ml!! E’ la regola di Copenaghen sconosciuta al mondo!)… in aeroporto di Milano Orio perdo l’ultimo autobus della notte (già pagato!) che mi riporta a casa (e spendo 100 euro di taxi per non aspettare le 5 del mattino)… Tutto qui? No il bello deve ancora venire…

Il giorno dopo, partenza da Milano-Malpensa a Brindisi. Dopo 4 ore di attesa in aeroporto annullano il volo e lo rimandano alla mattina successiva. Ma il giorno dopo a Milano c’è sciopero generale dei mezzi. Dopo 1 ora di attesa in stazione la notizia: nessun mezzo arriva all’aeroporto di Malpensa (avevo fatto il biglietto anche per il Malpensa Express…). Entro come una furia in un taxi ignorando la richiesta dell’autista di scendere perché il taxi era già prenotato. Prevale il mio istinto di sopravvivenza…non scendo, “lo obbligo” a disdire la corsa precedente e portarmi a Malpensa per un’emergenza volo. Lo convinco. E’ fatta, penso. Ma…. Il taxi rimane senza benzina prima dell’aeroporto (mai successo nella sua vita!). Il pannello di controllo dell’auto si tinge di rosso e lampeggia… Si ferma a un distributore e fa “la benzina più veloce della sua vita” come mi ha confessato in evidente stato di panico. L’aereo ha 2 ore di ritardo ma il mio sorriso ebete mi ha accompagnato in ogni fase di questa storia che sa di racconto fantasy.

Stesa sul mio divano o passeggiando davanti al mare i miei pensieri tornano a quel messaggio su Telegram, a quel sorriso in aeroporto, al sole di Copenaghen, alla luce di orgoglio negli occhi di chi sa di essere unica al mondo. E allora sussurro al mio cuore: vola oltre… dove volano le Aquile… va’ dove la mente incontra l’infinito… non aver paura…va’ nel mondo sconosciuto delle emozioni… và oltre quel che si dice… va’ dove ti porta Alice….